PARTONO I SOLDATIN

Testo di:   Peppino Mendes          Musica di:   Ermenegildo Rusconi

I

 

Sul mare azzurro già la nave sta
ferma nel porto della gran città.
Tutti salutano
Quelli che partono
e i fazzoletti al vento fremono di già.
Nave di lusso, per i gran signor!
Ed ogni passegger,  inver, ha un gran tesor
che d'ogni cosa al mondo vai assai di più:
Ha quel  tesoro che si chiama: Gioventù!

 

Partono i soldatini col vapor,
lasciano chi la mamma  e chi l’amor!
All'amorosa dice nel partir,
un soldatin con un sospir:
« Cara  biondina,  quando tornerò,
io caporal ormai sarò...
con la cinquina poi ti sposo, mio tesor ! ».

...Partono i soldatini col  vapor!

II

 

Bandiere al vento! Canta la città!
La  grande nave presto salperà...
Non vi son lacrime,
tutti sorridono...
Giorno di festa per la balda, gioventù!
Saluta un vecchio il figlio che sen' va
ed una lacrima nascondere non sa...
dice: «lo piango perché parti solo tu,
mentre vorrei poter venir anch'io laggiù ! »

 

Partono i soldatini col vapor,
cantano lieti una canzone in cor...
Ora papa sul punto di lasciar
il figlio ancora  vuoi  baciar!
Dice: «Lasciai  da giovane, laggiù,
un vecchio conto che ora tu...
non ti scordar che di pagar è giunta l'ora! »

...Partono i  soldatini col vapor!

Finale

 

...e mentre fischia la sirena già,
la grande nave se ne va!
Sventola in alto, fiero, il tricolor,
battono insieme mille cuor!
Contro l'invidia, porteran la civiltà:

Partono e più nessun li fermerà!